II
DI COME GLI UOMINI GIÀ ADULTI AVEVANO DISTRUTTO IL MONDO
Quando si è bambini si
prova orgoglio e gelosia per piccoli oggetti, giocattoli, libri,
sassolini o conchiglie.
Succede che però, quando si
cresce, crescono anche le dimensioni di ciò che desideriamo, di ciò
che suscita in noi orgoglio e gelosia.
Negli adulti i desideri sono
i più strani, i più tremendi, e talvolta anche ricorrenti.
Ci furono adulti che vollero
uccidere tutti quelli che appartenevano ad una determinata “razza”,
dove non so spiegarmi, e spiegarvi, cosa significhi esattamente
questo termine.
Alcuni, vollero unificare
grandi porzioni di terra sotto l'insegna di un ideale, poco chiaro a
loro per primi.
L'oggetto del desiderio però
più gettonato è sicuramente il denaro, costituito da pezzetti di
metallo e fogli di cotone. Materialmente parlando, è un desiderio
piuttosto infantile.
Il denaro è un oggetto
talmente banale e comune che non conta più averlo fisicamente tra le
mani, ma basta la consapevolezza di un numero luminoso sul monitor
del computer di una qualunque banca. Il denaro dà agli adulti
sicurezza.
Tutto quanto è basato sul
denaro, senza non si vive più, allora è bene averne sempre di più,
sempre di più. Giusto per star tranquilli.
Il denaro, o meglio, il
possesso da parte di un singolo di una gran quantità di questi
piccoli oggettini, che per la loro banalità non avrebbero mai
attirato la sua attenzione di bambino, fa scaturire un'altra tanto
piccola quanto banale ossessione: quella del potere.
Se ammettiamo infatti che
tutto si basa sul denaro, tanto più denaro possediamo quante più
cose possiamo fare. Da qui il “potere” in quanto possibilità, si
trasforma in vera e propria potenza, come sinonimo di forza. Questa
sovrabbondanza di potere nelle mani di un singolo dà vita ad una
gerarchia nel genere umano, dove chi possiede più denaro è
superiore a chi ne possiede di meno o non ne possiede affatto.
Questo meccanismo è alla
base del processo di forte degrado che ha colpito il nostro pianeta,
il pianeta del nostro bimbo, il pianeta degli uomini. Un pianeta di
polvere e sangue, di lotte e di guerre, di persone poche e
rassegnate, e soprattutto di automi.
Raggiunto il potere l'uomo
adulto non si accontenta e vuole di più. Talvolta siamo spinti da
un'ambizione talmente forte che, raggiunto uno scopo, dobbiamo
immediatamente prefiggercene uno più grande, più tremendo, più
spaventoso.
Il potente ora scopre un
altro tipo di potere, non più il denaro, ma un suo derivato,
qualcosa che dipende strettamente da esso: il potere sugli altri
esseri umani. Il potente ha quindi bisogni della proprietà su cose e
persone, e riesce ad acquisirla proprio grazie al denaro.
I potenti sono adulti un po'
più bambini degli altri e degli stessi bambini, sicuramente molto
più pericolosi. Sono in grado di scatenare guerre per delle
sciocchezze, ed è proprio questo che è accaduto qui. Volendo sempre
di più i potenti hanno cominciato a farsi la guerra, a eliminarsi a
vicenda, ognuno con il solo scopo di eliminare tutti ed ottenere il
potere su ogni cosa, su ogni persona presente sul pianeta. Di
ottenere la proprietà del pianeta stesso.
Le guerre poi vengono
giustificate con motivi più o meno credibili, ma sono continue, non
finiscono mai.
È dunque questa continua ed
onnipresente guerra ad aver fatto del mondo un deserto. È la guerra
che spinge i bambini a mangiare la polvere e morire. È la guerra ad
aver cancellato tutto.
Il guaio è che non c'è più
via d'uscita: gli adulti si fanno la guerra anche per potersi far
guerra.
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